lunedì 12 settembre 2011

La metafora del pastello

Complice un mal di testa imbarazzante, non so bene cosa scrivere. Giuro che, per una volta, ci avevo pensato! Evidentemente il karma non vuole che pensi prima, alle cose da scrivere. Non sia mai che mi venga un post sensato. Mi pare giusto.

Vi siete mai sentiti come se foste un colore a matita? Io si. Se appoggi una matita a un foglio e la lasci lì, ferma, quella non scrive. Devi premere un po' e trascinare, consumando la punta quel tanto che basta a lasciare una traccia di colore nel bianco dell'A4. Questa metafora della miriminchia serve a dire che per lasciare il segno nell'esistenza di qualcuno ci si deve consumare un po'. Che pensiero profondo, eh? Sti cazzi. Se avessi del buon senso mi vergognerei a scrivere di sta roba, come se fossi l'ultima delle sfigate. Però il buon senso non alberga nei miei geni. Lasciare il segno consuma, ma ne vale la pena. Cosa te ne fai a 90 anni di essere una matita ancora intera? Quel foglio probabilmente ti sopravviverà, quindi se ci lasci sopra il segno potrai dire di aver marchiato il mondo anche per i posteri. Se invece sei una matita intera e non hai dato niente, beh... Non hai messo a frutto le tue potenzialità, non hai fatto quello che eri stata creata per fare. E probabilmente verrai gettata anzitempo! Pensate al pastello bianco della scatola di colori da 24: non lo si usa quasi mai, rimane sempre intero mentre il resto della scatola si consuma. Cosa succede alla fine? Rimane solo, e verrà comunque gettato perché tanto ci si comprerà una scatola nuova di colori in cui c'è di nuovo il bianco.

Che fare, dunque? L'unica cosa che mi sento di dire è: SII PASTELLO. Ridi, piangi, scherza, ma soprattutto condividi. L'uomo è un animale sociale, da soli saremmo persi sin dalla nascita. E allora, sii sociale fino in fondo. Se ti accorci, se vai temperato ogni tanto, se alla fine della tua vita sarai un mozzicone inimpugnabile... Beh, credo proprio ne sarà valsa la pena. Ma non permettere che possa impugnarti chiunque, traccia i segni che vuoi. Non tentare di essere un altro colore, intenzionalmente o facendoti manipolare da un disegnatore poco onesto.
Personalmente vorrei essere un arancione, ma credo mi si addica di più un verde smeraldo scuro. O un bel color tempesta, come dice mia nonna a proposito del colore dei miei occhi.

Cacchio se si vede che ho mal di testa!

Canzone del giorno: Save a prayer, Duran Duran (absolutely 80's)
http://www.youtube.com/watch?v=6Uxc9eFcZyM&ob=av2n

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