sabato 31 agosto 2013

Questo post non merita un titolo

Buonasera, piccoli cialtroni miei! Qui si dorme in piedi, e tra un po' si dormirà sdraiati. C'è gente che deve dormire, come recita il titolo di un vecchio album di Marta sui Tubi. Sono tornata alla realtà del laboratorio da una settimana appena e già sono completamente fusa. Non ho più l'età ormai. Mi si scaricano le batterie subito dopo averle ricaricate, e manco le posso cambiare. Per carità, la leggera e briosa cena a base di pizza e birra magari non aiuta. E neanche la sessione di shopping alla ricerca di una giacca da mezza stagione, che il trench mi ha rotto i sentimenti. Non sono fatta per lo shopping, già ve lo dissi. Cibo e letto potrebbero da soli gratificare la mia intera esistenza. Qua ci si accontenta di poco, anche solo di sentire il live dei Gem Boy stando bellamente in casa propria - live che, nel momento in cui andrò a letto, mi scartavetrerà i sentimenti.
Ecco, ci ho messo circa un'ora a scrivere 'ste quattro righe, e questo ve la dovrebbe dire lunga. Tutto sommato volevo solo farvi sapere che sono ancora viva e moderatamente operativa.

Canzone del giorno: ma per favore. Non riesco a elaborare una frase di senso compiuto, figurarsi la canzone del giorno.

domenica 25 agosto 2013

Libri, capitolo VI

Ok, è un anno e mezzo che non faccio recensioni di libri. Sorbole. Ohibò. Perdindirindina.  Beh, dubito che il creato si sia dannato l'anima con pianti e stridore di denti per questa mia mancanza. Sia come sia ho deciso di riprendere l'antica arte della critica letteraria fatta da una che non ne capisce una beatissima mazza. E stavolta mi avvalgo del supporto grafico:
si, il mio Kindle ha una custodia rossa a pois. Siete abbastanza adulti da farvene una ragione.

Mannaggia zozza, è un sacco scura. Riproviamo:
Pezo el tacòn ch'el buso. Lasciamo perdere, tanto avete capito.
Inferno, Dan Brown. Non avevo mai letto alcunché del signor Marrone, avevo visto Il codice Da Vinci quand'è uscito ma si e no lo ricordo. Mi pare che Tom Hanks corresse in sacco, e in compagnia di una francese. Ecco, stavolta ad accompagnare il nostro protagonista Robert c'è un'inglesina piena di iniziativa e sapere, ma correre si corre uguale. Perché ancora una volta le sorti del mondo sono in mano al nostro prof con la memoria eidetica, che però stavolta non potrà sfruttare in toto. La trama è parecchio articolata, ma i personaggi si imparano a conoscere presto anche perché non sono in un numero esoso. Io non ce l'ho mica la memoria eidetica, di solito devo andare avanti e indietro con le pagine del libro per tentare di ricordare chi è chi. Non vi dico cos'è stato leggere il Signore degli Anelli, per inciso. Invece in questo libro no, e apprezzo tanto tanto questo fatto (anche perché sfogliare il Kindle è una palla cosmica). Lo trovo un libro sviluppato molto bene, con parecchi colpi di scena che rovesciano completamente le situazioni e le convinzioni che il lettore si crea fino a quel momento. Appassiona molto, non riesci a lasciarlo lì e lo finisci in fretta, anche se è bello lungo (millemila puntini di Kindle. Non so a quante pagine corrispondano, abbiatepazienzaabbiatepietà) e anche se le descrizioni dei monumenti e delle architetture sono di un pedante quasi insopportabile. Sarà che si svolge quasi tutto in Italia, precisamente a Firenze, e quindi come ti giri ti trovi davanti a qualcosa di storico. Ma cacchio. Dan, anche no sai. Che pesantezza. Mancava solo il colore delle mutande di Vasari e poi eravamo a posto.
Al di là di questo difetto, la trama appassiona un sacco. Ed è per questo che sono rimasta MALISSIMO a leggere il finale. Non ve ne parlerò a chiare lettere, hai visto mai che ve lo volete leggere e vi rovino la sorpresa, ma diamine che delusione. Un sacco di casino durante fantastiliardi di pagine, corse qua e là manco fossero allenamenti per la campestre, gente che ci resta secca, e per cosa? Per la benemerita anima della ceppa. Ok, vale la pena leggerlo perché è avvincente e in un libro il finale non è l'unica cosa che conta. Ma in un libro del genere, dove tutto è volto al trovare una soluzione che può arrivare solo alla fine, magari un filino importante lo è. Io la butto là.

Canzone del giorno: Wouldn't it be good, Nik Kershaw

martedì 20 agosto 2013

CompleBlog+1... cvd

Come previsto - e temuto - nel post precedente, non sono riuscita a fare due post di fila per il BlogAnno. Eh, troppa grazia sarebbe stata. Eccoci qui, a due anni e un giorno dall'inizio. Se fossi una blogger famosa dovrei indire un concorso a premi. Chiedervi tipo di lasciare un commento simpatico con la promessa di estrarre uno di voi tra una settimana, utilizzando rigorosamente random.org. Oppure chiedervi la soluzione ad un qualche quesito, e il primo che risponde giusto vince e bla bla bla. Già, che i concorsini e i giveaway (ma scriviamo pure ghivauei) fanno tanto blogger arrivato, che sa. E poi che diamine vi potrei regalare? Cosa vi compro? Fossi ClioMakeUp andrei di trucchi, sarebbe facile (costoso, ma facile). Io cosa dovrei regalarvi? Un'idiozia. Una cosa stupidamente degna di questo blog. Probabilmente un cuscino per le pernacchie sarebbe all'altezza. Purché arancione, certo. Una tazza di The big bang theory che suona la sigla quando bevete, o una maglietta di Soft kitty o Knock knock knock - Penny! Oppure qualcosa di più personale, tipo un post dedicato, magari in rima. Certo, poi non ve ne fareste un granché. Ma d'altronde se aveste voglia di qualcosa di produttivo mica stareste qui a leggere 'ste boiate, no?

Ma poi, dico io... Per il compleanno uno non dovrebbe RICEVERLI, i regali? Taglia 46, di scarpe porto il 38-39, apprezzo le coserie di Tezenis e gli orecchini tondi. Grazie mille.

Canzone del giorno: The river, Good Charlotte

domenica 18 agosto 2013

Niente auguri, che in anticipo portano male... Compleblog -1

Domani è il secondo BlogAnno (o CompleBlog? Son problemi) di Un Blog  a Caso. Dato che neanche il primo ha avuto un suo post commemorativo, cosa ne dite se ne faccio due quest'anno così andiamo a pari? Uno oggi e uno domani. Credo che non ce la farò mai, ma tant'è. Ci sapremo dire.
Questo blog nasceva il 19 agosto 2011 in un periodo che non era esattamente come mi aspettavo: ero in tesi ma il lavoro in laboratorio è stato molto diverso da quanto mi fosse stato prospettato, avevo casini impiantati ovunque, quindi ho pensato che dovevo trovare il mio sfogo in un qualcosa su cui meditavo già da un po'. Scrivere mi è sempre piaciuto, e avevo bisogno di sfogarmi, quindi ho pensato di combinare le due cose. In realtà questo angolo arancionato di mondo web sarebbe dovuto rimanere una cosa mia. Non avevo detto a nessuno della sua esistenza, sostanzialmente perché volevo essere libera di scrivere quello che mi pareva, paranoie comprese. Non mi andava l'idea di porgere il fianco scoperto a chi conoscevo veramente, quindi scrivevo, mi sfogavo, e tacevo con gli esseri viventi che frequentavo abitualmente. Poi il caso, il destino, o la mia sprovvedutezza, mi hanno fatto rivelare il quarto mistero di Fatima alla mia migliore amica, e da lì buonanotte. Si, perché avevo omesso di dirle di stare zitta. Posso dire meno male, due anni dopo. E così ho cambiato rotta, ho tentato di scrivere post più fruibili e possibilmente più divertenti, e ho scoperto che mi piaceva molto di più rispetto a  raccontare al nulla informatico i fattacci miei. Far ridere può essere uno scopo più che nobile, e se mi riesce anche solo ogni tanto posso dirmi contenta. Certo, di sicuro non ci riesco con post come questo!

Che poi non è prioprio vero che l'anno scorso abbia saltato il post commemorativo... :)

Canzone del giorno: Hallelujah, Alter Bridge. Anche se l'originale è di Leonard Cohen.

domenica 11 agosto 2013

Risibile elenco #10

Squillino le trombe! Esultino le genti! Dopo quasi due anni (mancano otto giorni otto al BlogAnno. Aiuto) di Un Blog a Caso, le chiavi di ricerca sbudellatissime che portano qui sono arrivate a meritarsi la doppia cifra nel risibile elenco! Gioia! Tripudio! Risate! Sguardi di approvazione!

Sei una persona beige.
Che dubito sia un complimentone. Il beige è un colore platealmente indeciso, né bianco né giallo né grigio né maròn. Quindi se uno è beige o è un indeciso cronico, o il mare quest'anno l'ha visto quanto me, che a mia volta l'ho visto quanto un pesce rosso in una boccia. Comunque sia, dire a qualcuno che è beige non è bello. Risparmiatevelo, su. Il mondo è già abbastanza difficile così.

Storie di supposte imbarazzanti.
Io voglio sapere che faccia hai, persona. Voglio i tuoi dati anagrafici. Voglio conoscere la tua esistenza. Perché se cerchi in Google storie di supposte imbarazzanti, una qualche turba psichica ce l'hai. E io coi matti vado d'accordo, tendenzialmente. Che dopo il post su EvaQ tutti i suppostatori del web capitino qui ormai è un dato di fatto, ma tu, amico mio, ti sei spinto oltre. Perché già la supposta non gronda dignità, vuoi per l'orifizio a cui è deputata, vuoi per la funzione, vuoi perché è molliccia e ti si sbrodola in mano se esiti troppo. Ma tu che cerchi l'imbarazzo nell'imbarazzo, beh, ciurli proprio nel manico. Fammi sapere se poi la tua ricerca ha avuto buon esito, che ci tengo.

Sono mestruata e ho.mangiato troppo gelato ingrassa?
Qui la punteggiatura aiuterebbe parecchio. Al di là del punto messo alla vigliacca, una virgola ce la vogliamo mettere? Ma dove? "sono mestruata e ho mangiato troppo gelato, ingrassa?" oppure "sono mestruata e ho mangiato troppo, gelato ingrassa?". Robe che stanotte non ci dormo, giuro. Comunque sia, non c'è endometrio che tenga: il gelato ingrassa. Bon, fine della storia, un altro caso risolto.
... che poi, tanta stima per l'uso del termine "mestruata". Fa colto, rende alto un concetto situato ben più in basso. A sud dell'equatore, diciamo.

Pietro merda boia cagna ladrissimissima.
Minchia, ma cosa ti ha fatto sto Pietro?

Valeria closed blog.
Più d'uno è giunto qui con questa chiave di ricerca o suoi anagrammi. All'inizio pensavo che fosse un caloroso e non molto velato invito a lasciare il mondo dei blogger, a chiudere baracca e burattini e ciao le balle a tutti. Stronzi. Tuttavia, una breve ricerca in Google mi ha rivelato che Valeria Closed è una trans napoletana che si definisce "attiva, passiva, superlativa!". Ora sì che sono tranquilla.
PS: per dovere di cronaca, vi informo che ho la patata. Puntualizziamo, ecco.

Affidi delle patate.
Ecco, appunto. Dipende dal tipo di patate, se tuberose o antropomorfe. Vado a cercare Valeria Closed, secondo me lei può illuminarmi su questo punto.

Ma se ci deve essere un vincitore, una chiave di ricerca che si staglia uber alles, una combinazione di parole che svetta su tutte nell'aver portato qui, è senz'altro lei:

Frasi su roba inutile.
Si, sei nel posto giusto.

Canzone del giorno: cattiveria e disincanto. Padre davvero, Mia Martini

mercoledì 7 agosto 2013

Fai bei sogni... Con StaiBene!

Allora. Io dormo poco. Non è sempre stato così, ma da qualche anno a questa parte sono diventata più insonne delle vecchine che si alzano alle cinque perché non riescono più a dormire e perché dopo comunque el soe magna e ore e mi go da ndare su e'orto (read and repeat: the sun eats the hours and I have to go on the vegetable garden... che poi, vegetable garden vi convince come traduzione di orto? Per quanto mi riguarda non tanto, ma nel caso la colpa è di WordReference). Comunque. Dicevo che dormo poco. E quando dormo non sogno mai. Mai, e dico mai. Anzi, lo dico in maiuscolo: MAI. Un po' me ne dolgo, sapete... Anche perché nelle conversazioni stanotte-ho-sognato non ho mai niente da dire, e sto  lì a guardarmi le unghie finché l'argomento trova un suo naturale esaurimento; anche se alla fine quella esaurita sono io, lo dovreste ben sapere. Sia come sia, per lenire questo mio cruccio ho pensato di affidarmi a chi ne sa a pacchi. Una paccata, insomma: La dieta per fare bei sogni da StaiBene con furore!

Solo io intravedo il finale già dal titolo? Bah, diamogli fiducia e speriamo davvero che non mi dica solo di non mangiare pesante prima di andare a letto. Che la peperonata per cena non ha mai fatto benissimo a nessuno.
"Dimmi cosa mangi, ti dirò se farai sogni belli o brutti" ulula alla luna l'incipit dell'articolo. Mi pare un approccio molto scientifico... Specchio specchio delle mie brame non lo dice mica? Sono molto, molto delusa. Ad ogni modo, il primo consiglio è di mangiare bio ed evitare i fast food. Ma non mi dire. Doveva proprio scomodarsi l'università di Santa Clara in California? Ma poi, ci andiamo a fidare di un'università allocata in uno stato dove vogliono farti credere che un avvocato megaricco di cognome Cohen si adotta un bulletto di strada in canottiera bianca a costine? Il tutto coronato da una delle sigle meno belle della storia della TV? Vogliamo proprio fidarci dei figli di Orange County? Califooooorniaaaaaaaaa, Californiaaaaaaaaaa, here we coooooooooomeeeeeeeeeeeeeeee! Ma anche no.
Dopo che Ryan e Seth ci hanno rivelato codesta verità, andiamo a vedere cosa ci viene concretamente consigliato di mangiare: frutta, verdura, cereali, legumi, frutta secca, carne e pesce. La dieta Dukan più fagioli e arachidi, insomma. Guardate che una si aspetta poi non solo di fare bei sogni, ma pure di dimagrire. Non create aspettative che verranno disattese, su. Già basta il fatto che anche stanotte non sognerò nulla... O forse no? Vi farò sapere se sono una sciagurata miscredente o se ho ragione. Opterei comunque per la seconda.

Canzone del giorno: Someone like you, Adele. La tristezza fatta bellezza.

martedì 6 agosto 2013

Cose che uno deve sapere

Elenco in ordine sparso e assolutamente casuale delle cose che uno deve assolutamente sapere. Ma proprio tantissimo, eh:
- che una donna insicura, o mestruata, o entrambe le cose, è più portata a mostrare le tette;
- che "fa troppo caldo" è una scusa che torna buona per tutto;
- che i saldi possono anche prevedere sconti dell'1%, ma noi accorreremo lo stesso;
- che, come conseguenza del punto precedento, se costa solo tre euri tre lo comprerai anche se non è della tua taglia/forma/età/sesso/specie animale;
- che il carboidrato è gioia. Più carboidrati, più gioia;
- che far parte della stretta cerchia di umani individui che riesce a dire "osteoporosi" con un unico rutto non ti apre le porte del Rotari, ma dovrebbe;
- che le lamentele non piacciono mai;
- che quando non sai cosa scrivere nel post, puoi fare un elenco, un risibile elenco o affidarti a StaiBene;
- che andare a correre col caldo che fa non ti rende un eroe, ma uno stronzo che corre sotto il sole;
- che devi bevi;
- che puoi essere talmente sfigata da beccarti la dermatite da sole senza mai essere andata al mare;
- che poteva andare peggio, ma anche meglio;
- che una frase tipo "ma l'ha usato anche Sheldon in una puntata di The Big Bang Theory!" non può essere addotta come motivazione per l'acquisto di un piega-abiti di plastica blu.

E questo è quanto.

Canzone del giorno: Wild boys, Duran Duran