domenica 29 luglio 2012

Risibile elenco #2

I casi sono due: o scrivo un post, o mi decido a farmi una ceretta. Uhm. Mi sa che nonostante il caldo le mie gambe continueranno a essere abbracciate dai pantaloni lunghi. Buongiorno, cari miei! Dato che ho preferito voi a della cera bollente, e vista la mia perpetrata assenza, mi pare il caso di fare un post fatto bene. Non avendo il tempo di fare un sondaggio tra voi COPIOSISSIMI lettori, dato che dovrei anche munirmi di Sondaggine e la cosa ridurrebbe la mia autostima, il tema sarà a mia discrezione. E oggi si va di chiavi di ricerca! In ordine totalmente casuale e approssimativo, ovvio, ché non siamo qua a fare la ceretta ai procioni (eventualmente dovrei farla io...).

- blog staibene.
Oddio, sono diventata la referente ufficiale di una rubrica il cui massimo acume sta nel dire "d'estate non uscite nelle ore più calde". Mi si conceda di citare Extreme makeover: home edition, quando dico "oh cielo". Il disagio si spreca.

- culo di donna con la supposta.
Le menti deviate che arrivano qui cercando EvaQ non finiscono mai. Allora, una volta per tutte: si, ho fatto un post sulla pubblicità di una supposta effervescente. Effervescente in loco. Non so se sia peggiore lo spot o il prodotto sponsorizzato. Se qualcuno ha avuto l'ardire di provare questa meraviglia della tecnica farmaceutica me lo dica, così ne parliamo. Ma volentieri, eh. Si si.

- valeria canna.
Spero tanto che Canna sia un cognome, perché sennò la cosa mi turba. Amici miei, mi dispiace ma a rollare non sono mica capace, non illudetevi. E' un gesto atletico che richiede davvero troppa coordinazione.

- non ho mai visto un giapponese grasso.
Eh, io neanche. Fa parte di quelle figure mitologiche che ci portiamo appresso da anni, tipo il Minotauro o la Chimera. Antichi testi narrano che il Giapponese Grasso imponga la sua esosa mole in cima al monte Fato, e che il realtà a scaraventarci dentro Gollum sia stato lui. E quello stronzo di Frodo si è preso tutto il merito, maledetto. Per quello gli ha mangiato il dito. Tanto sono proteine, mica ingrassano.

- sognare centro commerciale affollato.
Al di là della carenza di articoli nella frase, se sogni un centro commerciale affollato vuol dire solo che sei in periodo di saldi, e hai paura che all'Oviesse non abbiano più la maglietta di Minnie che ti piaceva tanto. Oppure, se il centro commerciale è tuo, vuol dire che pensi di essere in Centrovetrine (perché di questi tempi c'è solo quello, di affollato), a sguazzo tra commesse strafighe, clienti col tacco 12 e uomini d'affari perennemente col completo elegante. Mai uno che abbia l'ascella pezzata. A quanto lo tengono il climatizzatore, là dentro? A 15 gradi? Devo aspettarmi di trovare Pingu nella prossima puntata?

- pornoarrivi.
E la pornopartenze no?

- film porno sarte.
Piccoli feticisti, perché giungete qui? Perché proprio un porno con delle sarte? Non vi basta la Sara Tommasi?

- patate a 90°.
Eh le patate rimangono tuberi anche se ruotate di un angolo retto, io ve l'assicuro. Giurin giurello. Se poi non intendete esattamente quel tipo di patate, vi consiglio di fare compagnia a chi ha cercato il film porno con le sarte, che secondo me avete molto da dirvi.

Canzone del giorno: Crawling, Linkin Park

domenica 22 luglio 2012

Post evitabilissimo

Scevra di idee, ancora una volta. Distratta, con tanta voglia di scrivere ma con le solite poche idee. Non ho un granché voglia di turbarvi con le ultime chicche di StaiBene, ma non esplodo di idee brillanti. Oltretutto ho una fame assurda, ma avendo messo su quattro chili in un mese magari è il caso che mi contenga. Quindi, perché sto scrivendo questo post? Bah, essenzialmente perché era un botto che non scrivevo, e perché mi andava. Peccato che non abbia argomenti, non che la cosa rappresenti una novità. Insofferenza e disincanto, mode: on.

Canzone del giorno: una botta di alta sensatezza e di un ottimo self-marketing. Balada, Gusttavo Lima

domenica 15 luglio 2012

Musica, atto... Non ricordo il numero

Torniamo alle recensioni? Massì, dai, è un pezzo che mancano. Questa volta vi parlo di un simpatico gruppo musicale che conosco da poco, ma è entrato di corsa tra i miei preferiti. Così, senza passare dal via: gli Alter Bridge. Americani, insieme dal 2004, prima stavano tutti con altre band. Giusto per farsi un po' le ossa, ecco. Il genere è quello che piace a me, rock con punte di cattiveria che sforano a volte nel metal (tipo in Metalingus o Isolation). Non si fanno mancare le ballatone (Blackbird o In loving memory) ma di solito stanno sul'energico. Fortunatamente non parlano tipo mai di amore e affini, e meno male. Che ce n'è già abbastanza, di quelli... I testi sono abbastanza introspettivi, e la voce del frontman è parecchio piacevole. Voglio dire, non è superspeciale ma comunque ben gradevole. Piacciono, piacciono. Diciamo pure che sono la mia fissazione attuale (se si esclude il mio quasi autistico continuare a cantare Only the horses, ma quella è un'altra storia). Dai che val la pena sentirli. Dai. Se non lo fate, che peste vi colga. O Gigi D'Alessio, vedete voi cosa preferite.

Canzone del giorno: l'ho invocata un paio di giorni fa, e mi sa che continuerò a farlo. Perché qua si sgambetta sempre di più, e autoincoraggiarsi serve: I will survive, Gloria Gaynor

mercoledì 11 luglio 2012

Che poi...

Che poi il concetto di libertà è relativo. Per me al momento sarebbe la possibilità di prendere la macchina e andare dove diamine voglio quando diamine voglio, ma mi rendo conto che può anche avere un significato più profondo e aulico. Più intenso, per chi non può vivere il tipo di libertà che ti da un paese definito "moderno".
Che poi ti puoi considerare un gran sfigato, ma le sfighe vere sono altre. E anche qui il ridimensionamento di una situazione che potrebbe farti autodefinire sfigato, nasce dal confronto con chi ha sfighe vere.
Che poi non mi piace farmi i fatti degli altri. Ma spesso ci capito in mezzo con i miei soliti modi, allegramente inconsapevoli e un po' tonti.
Che poi quando parlo in inglese ho l'accento americano e non me lo spiego mica tanto. Probabilmente è la musica. Forse è il fatto che anche quando parlo in italiano parlo con le vocali aperte. All'americana, pare.
Che poi le cose che sembrano semplici non mi vengono. Posso ripeterle mille volte, prendendole da mille angolazioni diverse, prestando mille attenzioni diverse. Ma fuffa.
Che poi articolare delle frasi in italiano corrente mi riesce sempre più complicato.
Che poi la mattina continuo a cantare Only the horses. E male. E solo la frase Only the horses. Parliamone. Anzi, cantiamola.
Che poi a quest'ora non ho sonno ma quando la sveglia suona impreco contro me stessa per non essere andata a letto prima. Quindi vado a dormire, signori miei.

Canzone del giorno: mielosa finché volete, pop fino allo sfinimento, Ma Jarabe è Jarabe e anche se è invecchiatissimo piace sempre. Come un pittore, Modà e Jarabe de Palo. Perché i duetti, anche laboratorieschi e anche col controcanto, si sprecano.

lunedì 9 luglio 2012

Funzionerà?

Ancora una volta mi trovo davanti al pc senza sapere bene di cosa parlarvi. Ma... Forse ho la soluzione per rimediare ai miei deficit di idee: Dopo due birre si è più creativi.
Ok, vado a sfondarmi il fegato e poi vi so dire.

... No, dai, veramente.

Canzone del giorno: Burn it down, Linkin Park. Secondo me per 'sto video hanno speso tipo 200 euro.

domenica 8 luglio 2012

StaiBene e parole tra le lenzuola #2

Quando a letto è meglio tacere. Ovvero la top 5 di ciò che non si deve dire a letto, onde evitare di raffreddare gli animi (e non solo quelli, diciamocelo) proprio nel momento in cui devono essere più focosi. Giusto per non partire con uno sfrenato tango di passione e ritrovarsi poi a ballare la mazurka con la vecchia del paese, ecco. Che poi di reclami non ne voglio sentire, perché io la mia parte l'ho fatta (e, se vi volete bene, fate in modo che la vecchia del paese invece non la faccia, su). Le altre cinque posizioni le trovate qui.

5) Nasconditi! Sta arrivando mia/o moglie/marito
Quanta poesia. E' la frase che tutte e tutti vorremmo sentirci dire, specie se all'apice dell'attività lenzuolatoria. Dai, no. Che la gag dell'amante nudo dentro l'armadio è vecchia e non fa più ridere nessuno.
Ma poi questa frase prevede che l'amante sappia di essere tale o no? Voglio dire, pensa di essere il giocatore titolare o sa di essere una riserva? In pratica, è un Pirlo o un Barzagli? No perché la cosa cambia. Così come cambiano le gag a venire (non so se si nota, ma ultimamente sono un po' fissata col termine gag. Sono uscita dalla fase di apotropaico, finirà anche questa). Se l'amante non sa di esserlo, posso solo sperare che le scuse addotte dal conduttore/trice dell'allevamento di cornuti siano valide, tipo
- soffro di sindrome bipolare, a essere sposata con lui è l'altra mia personalità;
- ma tu non sei lui? Vi somigliate così tanto, mi devo essere sbagliata;
- sorpresa! Sei su Scherzi a parte!
Si accettano suggerimenti ulteriori, grazie.

4) Parole in -ino, -uccio, -etto
In effetti dubito che ci sia qualcosa di meno sexy di un "amorino" o "tesoruccio". Termini così si riservano a tre categorie di esseri viventi:
- la gente sotto i quattro anni;
- i cani;
- i mentecatti.
Ora, supponendo che abbiate già conseguito l'età della ragione e che non usiate camminare a quattro zampe abbaiando (a meno che non si tratti di una qualche poco chiara pratica fetish), se nel pieno fomento dell'attività smutandatoria il partner vi chiama "ciccino pasticcino" fossi in voi mi offenderei.

3) Ti amo
Eh, magari non è il momento migliore. Se siete trombamici è la frase da evitare più di tutte, se non volete la fine del divertimento e la fuga a gambe levate della controparte. Se siete due che stanno insieme, beh... Ecco, io non mi lusingherei molto se il "ti amo" venisse da uno occupato ad afferrarmi le caviglie (giusto per citare il citabile, ecco. Non fatemi dire altro). Meditate, gente, meditate.

2) Frasi ironiche, cinismo e affini
In effetti lasciamo da parte le gag. Teniamole per quando lui fa cilecca.

1) Qualcuno ha messo su un po' di pancetta
Qualcuno chi? Il tizio che dal punto 5) è chiuso nell'armadio? A stare là dentro farà un po' di sauna, così magari la butta giù.

Canzone del giorno: ancora vintage, perché gli anni '90 non perdonano, su molti fronti. Teenage dirtbag, Wheatus

giovedì 5 luglio 2012

StaiBene e parole tra le lenzuola #1

Sarò ripetitiva nel proporvi i temi dei post, ma un articolo così baggiano non può passare inosservato. E' mio dovere morale comunicarne l'esistenza anche a voi, o povere anime che altrimenti non frequentereste StaiBene: Quando a letto è meglio tacere.

Eh già, è proprio un decalogo delle frasi da non dire quando... Beh, quando si balla la rumba sotto le lenzuola. Quando la pratica in corso è assimilabile al baseball, se non altro perché in entrambi i casi si usano mazza e palle. Quando il movimento pelvico diventa più imponente di quello di Shakira in uno qualsiasi dei suoi video. Ecco, questa rubrichetta (il cui creatore verrà elevato al ruolo di mio BFF, appena lo trovo) ha sentito l'esigenza di insegnarci le frasi da evitare in quei momenti in cui i vestiti sono di troppo e le donne sperano di essersi ricordate di depilarsi come si deve.

10) Non trovo le chiavi delle manette
Houston, abbiamo un problema. Già che in quel momento ci siano in giro delle manette ha un suo significato, ma perderne le chiavi... Rischiate di trovarvi in casa un fabbro (se ne esistono ancora) mentre siete corredati di frustini, corsetti, maschere di pelle e altra roba che trascende la mia immaginazione. Oppure, se le manette erano un diversivo estemporaneo e non siete corredati di tutto il resto, anche l'arrivo del fabbro diventa un simpaticissimo diversivo. Non si sa mai che si butti nel mucchio.
Un consiglio? Le manette prendetele di plastica, se proprio vi occorrono. Così sono anche più pratiche da riciclare con altri utilizzi: che so, un fermaporta. Una sagoma per tagliare i biscotti (previa disinfezione, grazie). Un simpatico monocolo doppio (binocolo?), se ci montate delle lenti.

9) Forse è meglio se spegniamo la luce
Tendenzialmente la donna vuole mascherare le ciccette, la cellulite, le smagliature, i peli e i vari inestetismi più o meno immaginari che si porta appresso. Pare che l'uomo non gradisca. Bah, secondo me il guardare non è la principale preoccupazione dell'uomo, in quel momento; ne consegue che un po' di atmosfera lounge alle donne non guasta e agli uomini non cambia poi molto. Se invece l'uomo gradisce i 6000 Watt, che se ne vada da Paola Ferrari.

8) Forse era meglio con la luce spenta
Aridaje. Ancora. Niente da fare, noi donnicciole siamo tignosette. Guardate che se la luce non la volete spegnere, poi noi lanciamo un corpo contundente a nostra discrezione (potenzialmente anche l'uomo medesimo) contro la lampadina. Ed è subito sera.

7) Amore, secondo te dovevamo comprare il latte?
Quando si dice il romanticismo. Ma minchia. Ok, magari lavorate un sacco entrambi, avete gli orari sfasati e quindi vi vedete poco. Capisco che dobbiate ottimizzare i tempi e tutto. Ma minchia (once again). Se fossi nella controparte, mi verrebbe il vago sospetto che FORSE (ma dico FORSE, eh) non vi stiate divertendo poi tanto. E lì i casi sono due: o l'uomo si incentiva per recuperare la situazione, o depone le armi. Non fatemi dire quali armi, dai.

6) Una volta io e il/la mio/a ex abbiamo...
... frase che equivale a una martellata nei testicoli per lui, e a uno strappo nella gonna per lei (guardate che è una cosa grave). Questa sentenza può raffreddare anche gli animi più focosi, agghiacciando chiunque. Una frase che urla "non pronunciarmi". E' palese, dai. E se la dite, vi meritate le conseguenze che ne scaturiranno. Se non la dite, siete ben più sani di mente di quelli che han scritto 'sto articolo. Che poi, ci dobbiamo fidare? O è il solito modo per riempire una colonna di tracotante fuffa? Vedete voi.

Le altre 5 al prossimo post, ora non ho più le forze... Caronte mi sta traghettando su un fiume creato dal mio stesso sudore (schifatevi quanto volete, è così).

Canzone del giorno: Stacy's mom, Fountains of Wayne. Ovvero la canzone che ha introdotto nel mondo il concetto di MILF. Povera Stacy.

lunedì 2 luglio 2012

Ordinaria (?) amministrazione calcistica

Ohibò, oggi si parla solo di calcio. E' strano come una squadra beatificata fino a ieri pomeriggio, oggi sia fonte di così tanti crucci. La nazionale di calcio italiana ha perso, e male. Sembra però che questi europei ci avessero fatto dimenticare quanto male sappiamo giocare. E ce lo siamo ricordati in finale. Non ho ancora visto i giornali, solo la Gazzetta e il suo "Così fa male". Bah. Forse i successi calcistici ci illudono di essere dei fighi a livelli internazionali, quindi ci restiamo male se perdiamo. Ci immedesimiamo talmente nei giocatori, che diciamo "abbiamo giocato male" e non "hanno giocato male", come sarebbe logico. Mica c'era qualcuno di noi in campo. Fatto sta che la nazionale non ha giocato come ci aveva abituato nei giorni precedenti, e dispiace. Un po' di sfiga c'è stata, ma mica possiamo dare del tutto retta alle puerili scuse addotte dai telecronisti Rai. Vi prego, più che una cronaca sembrava una lunghissima gag. Puntualmente, quando dicevano che la Spagna non ha profondità, un gol ce lo segnavano facile facile. Ma questo è solo un esempio. Guardiamo bene bene le frasi più elettrizzanti del duo Gentili-Dossena:
- "Gli spagnoli sono presuntuosi": e gli dai torto, dato che sembrava stessero giocando coi pulcini dell'Abano Terme?
- "La Spagna è come un gatto che non riesci a prendere": ecco, forse sul 4 a 0 era il caso di correggere il tiro (l'avessero fatto anche i giocatori, magari...), bravi.
- "C'è spazio anche per noi": si, negli spogliatoi. Forse.
- "Azzurri a capo chino": grazie per avercelo detto, che da soli non lo vedevamo mica.
- "Ci temono": uh guarda, si è visto.
- "Gli spagnoli hanno fatto annaffiare il campo": eh già, è solo per quello che abbiamo perso tantissimo. Di Natale è basso, sparisce nelle pozzanghere che è un attimo. Certo, quando non è impegnato a inciampare sui suoi stessi piedi...
- "Siamo eccezionali a fare densità": sul serio? Diamine, il mio decoder deve essere difettoso: vedevo solo maglie rosse, ovunque. E qualche chiazza azzurra a caso.
- e per concludere, quella che reputo la migliore: "Silva, un furetto". Ah quanto mi piacciono i termini tecnici.

... Almeno due risate ce le siamo fatte. Ma probabilmente gli spagnoli più di noi.

Canzone del giorno: Aqualung, Jethro Tull

domenica 1 luglio 2012

Degenerazione televisiva: mamme a cui non passa niente

No, ma avete notato che fa caldissimo? Se non l'avete notato, correte a guardare Studio Aperto e prendetene atto, grazie. Il caldo manda in fuffa i pensieri, li fa sciogliere, quasi evaporare. Quindi non si ha praticamente voglia di pensare, tanto è uno sforzo inutile. E cosa si fa quando si è in casa e non si vuole pensare? Beh, si guarda la TV. E la programmazione estiva nazionalpopolare è infarcita di minchiate galattiche. Ne vogliamo parlare? Parliamo di Real Time, che già di defult non brilla per scelte culturali. E' un canale piacevole, leggero, fresco, per carità! Quando lo riesco a prendere (maledetto decoder) lo guardo anche spesso. In settimana, però, mi è caduto l'occhio su uno dei programmi più idioti che si potessero concepire: Party Mamas. Il titolo sembra il nome di un sottogenere di porno, ma così non è. Per i fortunati che non lo conoscono, Party Mamas parla di signore super ricche, super invasate e super insopportabili (non necessariamente in quest'ordine) che, con la scusa di organizzare delle feste megagalattiche per i figli, ci si buttano dentro anche loro. Vogliono la loro parte, il loro ingresso trionfale, perfino la loro esibizione.  E fanno sclerare tutti quelli che hanno intorno, con le loro idee folli e costosissime. Parliamone. Già che per una festa di compleanno ci sia un party planner è una cosa che, per un essere umano normosponsorizzato, è fuori da ogni logica, ma 'ste tizie rasentano davvero l'assurdo. La mamma dell'altro giorno voleva entrare alla festa portando un pitone (Britney insegna). Un'altra volta una mamma voleva fare un numero circense sul trapezio; da notare che questa aveva l'abilità ginnica e la stazza di un boiler. Ma perché, dico io. L'unica spiegazione che riesco a darmi è che non gli passi davvero davvero niente, e quindi si devono inventare 'ste minchiate. Se poi hai soldi (errata corrige: il marito ha soldi) viene ancora meglio. Queste sono donne il cui unico scopo è spendere soldi non loro nelle boiate più  allucinanti. E più una roba è idiota meglio è. D'altronde, cosa c'è di meglio per una festa per i 16 anni che entrare in groppa a un elefante? E poi si scusano con la storia "lo faccio per mio figlio". Certo, voglio fare un ingresso trionfale dentro una gabbia per mio figlio. Limpido. Già che ci sei, fatti una settimanina in una spa prima della festa. Sempre per tuo figlio, eh.
... Aspettate che vado a vedermi Abito da sposa cercasi, valà. Quello si che è un trionfo di intelligenza (sarcasmo, copioso copioso sarcasmo).

Canzone del giorno: una canzone attuale che stranamente mi piace. Non me lo spiego. Che poi la traduzione sia una boiata cosmica pazienza. Only the horses, Scissor Sisters (secondo voi si può tradurre il titolo con Just  Cavalli?)