lunedì 21 luglio 2014

Intimamente inguardabile

In Facebook è tutto un trionfo di 30 cose che rendono inscopabile un uomo, una donna o quel che è, nelle varianti nazionali, locali, triviali, stradali. E io ho in serbo da un po' questo trafiletto. Mi sono fatta rubare l'idea, mannaggia zozza alla pigrizia. Beh, la tematica non è del tutto uguale, ma ad essere onesta molto prossima. Perché qui si va più nello specifico: L'intimo che uccide il testosterone. Eh già. Perché l'uomo non deve chiedere mai, a parte quando si tratta di chiederci di evitare l'intimo poco zozzo. Ma andiamo con ordine:

Microfibra olimpica.
Cioè le Pompea coloratissime ed elasticizzate, che in realtà stanno bene a poche e magrissime. Perché le altre, al grido di "tanto sono elasticizzate", azzardano una taglia in meno. Col risultato che la mutanda ti scava nella carne che nemmanco un cilicio potrebbe. Se poi, anziché del bottom, parliamo del reggiseno, la brassiere è imprescindibile. L'ORRENDA brassiere è imprescindibile. Quella con l'elastico e senza gancetto, che non tiene su una mazzafionda e ti acceca coi colori fluo. Va bene solo se hai 12 anni e una prima di tette. Devo dare ragione al blasonato sito, per ora.

Culotte.
Anche qui è necessaria della magrezza e una super combo seta-pizzo perché possa definirsi guardabile. Perché io e molte altre mediterranean girls siamo afflitte da due frutti: pera per la forma, e arancia per la superficie. Quindi andare a sottolineare il culotto cellulitico non è il massimo se volete far accendere il vostro lui come un fuoco d'artificio a capodanno (col botto, proprio). Per carità, la culotte copre anche, ma accentua. Imbottiglia. Incuba, nel senso che ti fa sembrare un cubo. Un boiler rivestito di stoffina. Facciamo di no.

Perizoma interdentale.
Eh ma che schifo. Ormai il perizomissimo è fuori moda anche tra i CULtori del genere. Nato come evoluzione della mutanda che si infila in mezzo alle chiappe, il perizoma può anche avere il suo perché, ma non certo se è fatto della stessa materia di cui sono fatti i sogni. Ovverosia, fuffa.

Reggiseno "natural".
Cioè, color carne. Io ne ho un tripudio, di reggiseni color carne. E li odio tutti. Ma se ti vesti con roba chiara cos'altro puoi usare? Va da se, però, che se hai in mente di far vedere il reggiseno a chicchessia, magari eviti di metterti sta roba. E' brutta. Diciamolo forte: E' BRUTTA. Brutta forte. E con cosa lo abbini, con una mutanda altrettanto color carne? La morte dei sensi. E lì della morte vorresti solo il rigor. E così non la otterresti. Come direbbe un mio amico, "meo fa cascare".

Calza color carne.
Ecco, questo me l'han detto in parecchi, ma non capisco in cosa stia la bruttezza della calza color carne. Come non capisco i feticisti dei tacchi, ma questa è un'altra storia. Sta addirittura al primo posto della classifica dell'inguardabile. Ma boh. La calza in se non è il massimo del belvedere, ma perché accanirsi su un colore che tutto sommato fa comodo? Ho deciso, fonderò un movimento per la riabilitazione della calza color carne. Bruceremo le calze di tutti gli altri colori, con tutti i fumi tossici che ne conseguiranno. Scenderemo in piazza brandendo collant color carne. Le metteremo nei cannoni al posto dei fiori. Creeremo un canale Youtube, faremo flashmob e diventeremo virali. Così sia.

Canzone del giorno: praticamente una supercazzola canora. Bambù, Miguel Bosè e Ricky Martin verosimili come se fosse antani.

sabato 5 luglio 2014

Omaggi x 2

Cielo, quanto tempo! Ma quanto! Mi siete mancati, lo ammetto... e perché, allora, non sono tornata prima? Perché aspettavo che passasse un po' di vita che valesse la pena di condividere con voi. Ebbene si, questo non sarà per niente un post ridanciano, bensì sentimentalone. Ieri, independence day, ho avuto due buoni motivi di allegrezza. Prima di tutto, il compleanno di una mia cara e compatta amichetta. Non la vedo da un tempo che, per quanto non infinito, è pur sempre troppo. Ah, la mia Spuzzina! Facevamo parte della stessa crew (sticazzi, pure gli inglesismi ANDERGRAUND) all'università, ma mentre io sono rimasta in terra natia lei se ne è migrata a Londra a scoprire le cose. E a conti fatti ha fatto benone... però mi manca, questo si. Tanto. Lei è il mio piccolo serbatoio di coccole, pronta sempre a riceverne e a darne. Che per una come me è una manna. Lei è una piccola manna compatta. C'è solo da ringraziare il cielo, e quella meraviglia della Puzzona, per avermela fatta incontrare. Basta, che sennò mi commuovo e se bagno la tastiera è un casino.
Il secondo evento lodevole di ieri è che finalmente una new entry delle conoscenze della sottoscritta ha avuto quello che si merita, e in senso buono. Un giovane uomo intelligente ed ambizioso che alla fine ha ottenuto quello che voleva, cercava e meritava, a mio modesto parere. Il soggetto in questione è una delle persone che mi fa più ridere al mondo, attento ai dettagli ma con discrezione, lungimirante, competente e colto come pochi. E dopo qualche tribolazione ha ottenuto il posto a cui puntava da un po'. Tanta ammirazione mischiata ad invidia, lo ammetto. Perché sa quello che vuole e come ottenerlo, e devo dire che sono stracontenta per lui. Chissà che la meritocrazia si faccia avanti.

Canzone del giorno: Snow, RHCP