mercoledì 29 gennaio 2014

Corsa campestre: verso le matrimoniadi

Intanto, mi sa proprio che devo salutare i miei amichetti dottorandi del corso di inglese. Giusto cielo, andatevene da qui, che poi a lezione mi vergogno e mi viene ansia perché aspetto i feedback. Andate a farvi una vita da qualche parte, avanti! Che è mercoledì sera e la gente normale esce e va a bere come se non ci fosse un domani (cosa che, visto il mio ultimo mercoledì universitario, non vi consiglio se il giorno dopo avete da andare a lavorare).
Detto questo, vi do il consueto benvenuto nel mio sempre troppo trascurato (SCEIM ON MI) Blog a Caso (che si fregia di pretenziose maiuscole. A cui, vi avverto, temo seguirà un altrettanto pretenzioso ASCTAG ufficiale). La verità è ultimamente soffro un po' di mancanza di tempo per selezionarvi del materiale adeguato, chiedo umilmente perdono. Il lavoro mi impegna parecchio, e quando non c'è il lavoro c'è la croce che mi affligge negli ultimi tempi: la corsa campestre verso il matrimonio di mia sorella. E chi mi conosce sa già che se io e la corsa dobbiamo convivere anche solo nella stessa frase, non può finire bene. Attilla, le sette piaghe d'Egitto e Annibale: anche tutti insieme, li troverei preferibili. Sorella, sempre molto volitiva, decise di coinvolgermi mio malgrado nei preparativi di tutta sta roba. Ora, con la femminilità, la pazienza e le idee vezzose che mi porto dietro (tutte robe pari a zero), qua la cosa è complicatissima. Temo che questo sarà un argomento da sviscerare a puntate, tanto è ostico. L'ultima perla che la sempre gentile sorella mi ha offerto è stata la sua tremenda preoccupazione per il fatto che il giorno del matrimonio possa piovere. Lecito. Ok. Ma, ti prego, non mi ammorbare con foto degli ombrelli che trovi su ebay e che potrebbero essere in tinta con il colore-tema della cerimonia. Che poi, il colore-tema. Oddio. Pure quello. I millenni a decidere l'esatta sfumatura di azzurro necessaria. Altro casino, perchè io i colori li vedo come li vedono gli uomini, ovvero sedici in tutto a farla grande. Quindi l'azzurro è azzurro e bon, ciao le balle, saluti. E invece no. Ma chi le ha inventate, ste trentordici sfumature? E perchè? Per farci le trilogie? Ma io non capisco. Ma fate una bella badilata di maron su tutto. Ma di quelle fatte bene. Dirvi la sfumatura esatta spero non serva.

Canzone del giorno: Spiders, System of a down

martedì 7 gennaio 2014

Risibile elenco #11

Miei amati signori, torno a darvi il benvenuto in questo angolo di web arancione e un po' goffo. E benvenuto anche a chi è arrivato perché è un cialtrone e ha usato una di queste mirabili e prodigiose chiavi di ricerca! Ebbene si, dopo un bel po' è tornato il tempo di un nuovo, assolutamente non necessario, risibilissimo elenco. Gioia! Costernazione! Emozioni! Cose a caso! Che non si dica che batto la fiacca, eh.

La burocrazia oggi
Eh, in Italia è un casino. E non solo oggi.

Bipolare le "frasi da evitare"
Ohibò, che argomento singolare. Non sono bipolare (o almeno posso vendervela così), non sono psicologa né particolarmente accorta nel gestire i comportamenti umani schizofrenici, ma possiamo provare a formulare un frasario insieme. Innanzitutto, comincerei con evitare di farlo notare al diretto interessato, che non è tutto tutto in bolla. Ecco, magari eviterei battute del tipo "ma ti sei ricordato di prendere il litio?" o "a quale delle tue personalità devo ricordare di portare fuori il cane?", che se è quella sbagliata siamo spacciati. Su, abbiate un po' di buonsenso, che la vita è già abbastanza difficile così.

Perché essere immeritevole
Bah, non so, ci sono un sacco di motivi...

Millantare un mal di testa
... ecco, questo è uno di quelli. Se non gliela volete dare, ditelo. E dategli un po' di Tavor così non insiste neanche troppo.

barbara d'urso zozza
Si noti l'uso delle minuscole per citare la signora d'Urso. Eh, non lo so se abbia fatto foto o video zozzi, ma mettiamo in chiaro due cose: se esistono,
- non ve li pubblicherò certo qui. Cielo, no. Va bene, questo blog non gronda qualità, visto che il post precedente l'ho fatto sulle cinquanta sfumature... Ma da qui a pubblicarvi delle foto della Barbarona scosciata NO. Piuttosto i video coi gattini!
- non mancherà certo di passarli in uno dei suoi millemila programmi. Quindi, non preoccupatevi e attendete pazienti.

Come appendere babbo natale dalla terrazza
Al di là che ormai Natale è passato - fatevene TUTTI una ragione - per favore non fatelo. A prescindere. No. Sono brutti, quei Babbi lì. Che sembrano dei ladri incastrati nelle ringhiere delle terrazze e ci spaventano, abbiate pietà. Lasciate perdere i Babbi Natale in tutte le varianti che ormai esistono, da quelli che si arrampicano a quelli che si calano col paracadute, e andate a vedervi i video coi gattini. O quelli zozzi di Barbara d'Urso, che non meritate altro.

Ma il vincitore di questa sessione di chiavi di ricerca non può essere che lui:

Quando le persone fanno finta di interessarsi ai problemi degli amici
Tu conosci delle brutte persone, e per questo io ti troverò e ti abbraccerò.

Canzone del giorno: Mentirosa, Rafaga

sabato 4 gennaio 2014

Cinquanta sfumature di maròn

Allora, allora, allora. Buon anno, intanto. Che, per chi non lo sapesse, è il 2014. Ma se le abbuffate degli ultimi giorni non ve l'hanno fatto notare, lungi da me riuscirci. Personalmente penso che inizierò a sperimentare la locomozione a rotolamento, e sono ben lontana dal pensare di smettere di abbuffarmi; a riprova di questo, il fatto che oggi ho fatto due torte, muffin e dolcini vari a forma di omino biscottino. Ho i trigliceridi che ballano la samba, in pratica.
Detto questo, mi accingo a scrivervi perché volevo comunicarvi il poco edificante modo in cui ho concluso l'anno passato e iniziato quello nuovo, che per certe cose ci vuole tempo: ebbene sì, ho ceduto anch'io e ho letto le Cinquanta sfumature. Tutti e tre (non che ne vada fiera). E ora posso capire perché sia stato un successone. Prima di tutto, è scritto malissimo. Ma male, proprio. Ripetitivo, prevedibile, troppo dettagliato in alcune parti (immaginate quali). I personaggi sono ridotti a due macchiette, due luoghi comuni ambulanti. Il primo dei tre libri è il meno peggio - anche solo per il finale meno scontato del previsto - ma è distante dall'essere bello. Gli altri due, a parte i cambi di situazioni, di luoghi e di personaggi secondari, ripetono il primo quasi parola per parola. D'altra parte immagino che esista un numero limitato di sinonimi per dire mugugnare/ansimare/mugolare/grugnire/gemere. Ma dato che i tre libri sono stati tradotti da tre persone diverse mi aspettavo un po' più di fantasia. Il secondo motivo - probabilmente il principale - che dà successo a questa specie di Twilight coi frustini è il senso di trasgressione che dà alla sciura Pina di turno, senza comportarne i rischi effettivi. Un po' come le montagne russe: ti danno il brivido senza pericolo vero. Ti senti una cattivona senza diventare una reietta sociale. Trasgredire senza rischi, e senza che nessuno ti legni per davvero - si ringrazia la gentile Anastasia per averci messo letteralmente il culo. Così una masnada di casalinghe più o meno disperate e di ragazzine con tanta voglia di sentirsi esperte possono vagheggiare sul torbido (ah già, un'altra delle parole abusate nella trilogia) Christian Grey e pensare che saranno loro, a salvarlo dalle tenebre in cui si trova. Così anche il lato crocerossino che spesso affligge noi portatrici di utero viene gratificato.
Tutto sommato è una trilogia che appaga, se non si bada alla scrittura, alla ripetitività e al fatto che è un libro destinato al solo pubblico femminile. E della letteratura non unisex c'è da diffidare.
Ah, ovviamente il titolo del post l'ho fregato alla Littizzetto.

Canzone del giorno: in onore ai sopracitati libri, Mrs. Robinson, Simon & Garfunkel