Preciso che non si tratta della mia solita avversione nei confronti delle festività, qua mi ci tirano metaforicamente per i capelli. Citando gli Elii: Cristo, perché? La citazione si ferma qui, niente parapiglia e niente gioco della bottiglia, se ci speravate cascate male. Vabbè. La questione è una e semplice: da qualche anno a questa parte, qualcuno ha pensato che fosse una bellissima idea appendere dei finti Babbo Natale di poliestere misto amianto a balconi, finestre, terrazze e quant'altro. D'altronde, lucine pacchianissime, alberi di Natale con più palline che rami e ghirlande che sarebbero troppo grandi anche per le porte della reggia di Versailles non erano abbastanza, bisognava ovviare in modo grazioso e quindi... Che trionfo di simpatia, questi arrampicatori con la sciatica! Mi vengono in mente almeno ventisei obiezioni diverse a tutto ciò, ma mi limiterò a quelle più ovvie.
Incominciamo dall'inesattezza logistica che turba miriadi di bambini che hanno a che fare con questo portabilissimo oggettino made in China (specifica necessaria? Certo che no): ma Babbo Natale non veniva giù dal camino? E allora com'è che passa dal balcone? Già per chi, come me, il camino non ce l'ha l'infanzia è dura, aggiungiamoci pure un cambio di ubicazione per l'entrata. Giusto. E come facciamo a dire al Babbone nostro "buttati, che è morbido" se non sappiamo neanche dove piazzare il panettone? Avessi sei anni, non ci dormirei la notte.
Secondo: ve lo immaginate l'impatto visivo di qualche anno fa, quando 'sti cosi erano un'adorabile new entry nel panorama delle decorazioni? No, perché a questo proposito ho un dubbio logorante: magari con la complicità del crepuscolo e di un po' di cataratta, volete dirmi che non è mai successo che una vecchina abbia chiamato i Carabinieri pensando che dal vicino ci stessero andando i ladri? Mai? Neanche una volta?
A seguire, un altro appunto: non li trovate banalmente brutti, 'sti affari? Io parecchio.
Se vogliamo essere pignoli, devo anche segnalarvi una dolorosa variazione sul tema: passeggiando per il paesello ieri mattina, mi sono imbattuta in una cosa che urlava "sbagliato" quasi quanto il lifting della Barbara D'Urso. Il www non mi fornisce un'immagine da presentarvi, e io non ho avuto il cuore di fotografare siffatto coso con il cellulare. Trattasi (trattavasi? Si dice?) di Babbo Natale rampicante vestito di azzurro e recante, anziché il sacco con i doni, un bambolotto: in quella casa era appena nato un maschietto. Commenti? Non parla nessuno? Parlo io? Parlo io. No. Semplicemente no. E' sbagliato. Pensate se fosse nata una femmina, col Babbo vestito di rosa. Babba Natala. Suona tanto trans, per quanto la barba bianca non si presti molto all'idea. Tuttavia, l'anfibio si. Ed è subito gay pride.
Canzone del giorno: anche questa domenica è stata molto Backstreet Boys. Cosa devo dirvi, quando impasto o stiro sono la colonna sonora ideale. Specie se sono d'annata, come qui con Get down. Guardate il video. Che qualità, che qualità.