domenica 4 settembre 2011

Di palo in frasca

Reduce da una puntata di Extreme makeover: home edition, mi ritrovo a pensare alla mia ipotetica stanza ideale. La prima caratteristica che mi viene in mente, a cui penso da ben prima di stasera, è il fatto che dovrebbe essere insonorizzata; mi sono immaginata più di una volta, a attaccare cartoni delle uova sul muro a questo scopo. Perché insonorizzare? Per poter cantare, e anche suonare. Senza farmi sentire da alcuno. Così potrei farlo quando più mi va. Le mie esibizioni artistiche non sono cose che faccio volentieri in pubblico, e neanche il pubblico casalingo apprezza più di tanto... Di solito aspetto di essere in casa da sola, ma non lo sono mai davvero. Cantare... E' qualcosa che adoro. E provo un'invidia quasi dolorosa nei confronti di chi prova sul serio a fare il cantante, magari riuscendoci. Non che mi arrabbi quando qualcuno che merita arriva al successo; anzi, se lo conoscevo prima che il soggetto in questione diventasse famoso, mi sento in qualche modo orgogliosa, neanche l'avessi scoperto io o se ci fossi io sul palco anziché lui.  Ciò non toglie che invidio molto chi ha il coraggio di buttarsi in un'avventura del genere. La forma mentis che mi porto dietro da quasi 24 anni mi impedisce anche solo di pensare una cosa del genere. Troppa incertezza, troppa precarietà, non riuscirei mai a vivere con la costante sensazione di non avere la terra sotto i piedi; e mi sa che la vita artistica è un po' così, può finire da un giorno all'altro dopo anni di impegno per arrivare in vetta. Bon, tanti saluti, ciao le balle. L'incertezza è una cosa che mi uccide. Com'è che sto post sta diventando così serio? Si partiva da una stanza, e siamo arrivati alle solite beghe esistenziali saltando di palo in frasca... Boooooooooring! Dopo due post che trovavo decenti, torno ai miei soliti standard!
Sono pronta a fare della musica la mia ragione di vita? No. Ma la amo, di un amore prudente. Ma forse l'amore non dovrebbe esserlo... Se e quando scioglierò le mie remore mentali a riguardo, potrei anche farcela ad abbandonarmi alla musica. Ben conscia dei miei limiti vocali e del fatto di non sapere scrivere musica... Né di avere un granché da dire nelle canzoni. Non vorrei ridurmi a scrivere robe del tipo "dammi tre parole, sole cuore amore"... Non pretendo neanche di essere De André o Fossati, però vorrei fare delle cose sensate, buone. Concetti degni di essere espressi. E poi non sopporto chi non si scrive da solo le canzoni, mi sa di bugiardo... Quindi l'opzione non è contemplata.

Non volevo scrivere questo tipo di post. Ma i pensieri possono anche essere incontrollati, no? E quasi quasi li apprezzo di più, sono più onesti e meno filtrati dalla coscienza.

Canzone del giorno: Fury of the storm dei Dragonforce

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