Giornata di delusione. Cocente come il sole che ha imperversato qui fino a ieri. Forse le nubi di oggi erano segno della giornata nefasta, ma a posteriori son capaci tutti di leggere i segni dell'universo. Altro giorno che segna un prima e un dopo, collegato al precedente, ma forse meno forte. Però con un retrogusto di ingiustizia che l'altra volta non c'era. Sono donna, e in quanto tale fessa, ammettiamolo. Sennò saremmo tutte lesbiche, dai. Scrivo questo post con un paio di spritz in corpo, e assumo ciò come giustificazione per eventuali carenze grammaticali e/o frasi sconnesse. Delusione, amarezza, sensazione di essere stata usata. Fanculo. Non è giusto. E' uno di quei giorni in cui ti viene voglia di rannicchiarti in posizione fetale e brontolare su quanto tutto sia contro di te. Tanto lo sai che non dura. E non ho intenzione di farlo durare.
Basta lamentele su quanto brutto e cattivo è il mondo (uffi uffi)? Lo spero, ma non ve l'assicuro. Forse è meglio che la pianti, prima di mettermi a dissertare di alcolici massimi sistemi. Temo che questo blog stia diventando la mia coperta di Linus, peggio per quei pochi pazzi che lo leggono. Siete pazzi, oh si che lo siete.
Canzone del giorno: Lonely day dei System of a down (una botta di vita, si si)
tò amiga son! :o)
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